L’architetto progetta Morning Breeze Villa, un involucro vetrato razionalista che si adagia, senza intaccare la natura, sulle colline di un campo da golf a sud di Alicante con vista mozzafiato sul mare
Un volume vetrato razionalista sfalsato che si adagia, leggero, senza alterare la morfologia della natura, sulle colline del campo da golf Las Colinas Golf Club, a sud di Alicante, realizzato per Somium Properties. È Morning Breeze Villa: “Una villa Monica Armani a 360 gradi in cui ho curato dall’architettura all’arredo, fino alla scelta dei piatti e bicchieri, disegnando tutti i mobili e i complementi”, racconta la progettista che da trent’anni lavora spalla a spalla con il marito Luca Dallabetta.
“Un involucro vetrato che non vuole alterare la naturalezza del luogo, integrato nell’orografia del sito con blocchi a sbalzo a quattro metri da terra”. Un luogo da vivere soprattutto all’esterno beneficiando del clima mite spagnolo e di quella brezza al mattino che ha ispirato il nome, Morning Breeze Villa, “con spazi privati e aree molto social, dove ricevere gli ospiti e godere del luogo immerso nel verde con vista mozzafiato sulla piscina e poi sul mare”.
Una villa che si presenta monumentale a partire dalla sua facciata, un rettangolo bianco con una porta alta 7,20 metri, con delle “canne” che creano un’entrata inattesa e spettacolare: “Nei miei progetti uso spesso delle avanstrutture, creano suspense. Qui la facciata è una sorta di installazione, la potenza di un grande muro bianco con lance che si stagliano verso il cielo, dove l’accesso è celato da una imponente lama verticale bianca che aprendosi accoglie il visitatore”.
L’esperienza inizia a partire dal viale d’ingresso, un diaframma che conduce in un eden inaspettato: “Nei miei progetti residenziali, che indipendentemente dalla loro dimensione devono diventare una destinazione, cerco di creare una piccola e grande esperienza nel raggiungere l’ingresso della residenza. In Morning Breeze il viale pedonale, immerso nelle palme, dà vita a un piccolo viaggio nella natura che prepara i sensi alla sorprendente vista sulla facciata di accesso”.
L’immensa porta si apre elettricamente, e, una volta entrati, si viene assorbiti dalla vastità dell’ambiente, “ti senti piccolissimo quando sei dentro”, un edificio in pianta non particolarmente grande per una residenza di questo tipo (400 mq l’abitazione, 215 mq le terrazze, 160 mq i garage e i locali accessori), ma che risulta maestoso, grazie alle doppie altezze, alle aree fluide scandite da divisioni mobili e dinamiche, come la tenda-sipario che avvolge la zona notte sul mezzanino, al dialogo continuo tra in&out tramite le ampie vetrate: “La spazialità è un valore che va al di là della dimensione, deve ristorare l’anima, emozionare e far sognare”.
Il nucleo centrale è caratterizzato da una doppia altezza su cui si affaccia il mezzanino della master bedroom, chiuso da una maestosa vetrata scorrevole che si apre su una sorta di agorà che diventa un luogo privato ed esclusivo. “Il volume principale è una sorta di torre che emerge nello skyline del Las Colinas Golf Club, eretta su uno sperone di roccia. Sul fianco di questo, ho immaginato due volumi a cannocchiale, dei ponti in volata che si proiettano sul golf, che delineano il fianco della collina creando due quadri che spuntano dalla vegetazione. Questi volumi a cannocchiale ospitano due suites, due piccoli mondi a sé che regalano scorci e sensazioni visive unici”.
Al livello -1 c’è l’area spa e relax, con bagno turco, sauna finlandese, vasca idromassaggio Jacuzzi di 8 metri quadrati, una zona dalla quale, a sorpresa, si vede la piscina esterna attraverso due grandi finestre acquario, una piscina molto scenografica di 55 metri quadrati, interamente vetrata, che appare da fuori come un parallelepipedo sospeso di acqua verde smeraldo, ancor più bella di sera illuminata a led.
“Pensando a un progetto per una casa così esclusiva ho voluto creare tante anime per questo luogo, e ciò ritengo rappresenti la garanzia del valore nel tempo di un immobile così importante. Immaginare tanti modi di viverlo, poter gioire nell’ospitare e condividere le emozioni che questa villa genera, lavorare e creare in questo posto semplicemente ristorarsi, il tutto avendo la possibilità di alternare momenti di convivialità con attimi di privacy, grazie al layout e ai collegamenti verticali che ho ideato”.
Nulla è lasciato al caso: “Abbiamo disegnato e scelto tutto noi, dalle superfici in ceramica effetto pietra custom realizzate da Inalco, molto luminose, in un beige che sembra sabbia, ai serramenti colori champagne scuro, dalla scala in legno che parte larga e poi si restringe sul pianerottolo per poi riaprirsi, al lampadario su nostro disegno che scende con i suoi diffusori sferici per illuminare il living-cucina, fino agli arredi outdoor che ho ideato per Tribu e allo specchio Madison per B&B Italia”.
Un progetto che condensa tutta la filosofia di Monica Armani: “Amo definire il mio lavoro come Design in molecules, con il mio processo creativo cerco di organizzare e armonizzare una sorta di “molecole” che definisco per ogni architettura, incrocio la mia creatività e le mie visioni con l’engineering, bilanciando l’estetica, ricerco il giusto grado di innovazione cercando al contempo di realizzare progetti autenticamente lasting, che durano nel tempo, mi confronto con la natura, l’orografia e la storia del luogo dove devo realizzare la mia opera”.