La nuova certificazione “Ambiente Protetto – Linee guida per la prevenzione dei danni all’ambiente – Criteri tecnici per un’efficace gestione dei rischi ambientali”, secondo la PDR UNI 107:2021, è stata protagonista dell’evento digitale per il grande pubblico, organizzato dall’Osservatorio Green Economy dell’Università Bocconi e dalla Scuola Sant’Anna di Pisa, per la gestione e la prevenzione del rischio ambientale e per la sostenibilità come driver per la competitività delle aziende.
Milano, 18 ottobre 2021 – È stata presentata giovedì, nel corso di un evento digitale dedicato al grande pubblico, organizzato in collaborazione con Università Bocconi, “Ambiente Protetto – Linee guida per la prevenzione dei danni all’ambiente – Criteri tecnici per un’efficace gestione dei rischi ambientali”, la Prassi di riferimento per la prevenzione dei danni ambientali sviluppata e pubblicata da UNI e Pool Ambiente.
Dopo i saluti introduttivi di Fabio Iraldo, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Green Bocconi, si sono susseguiti gli interventi di Tommaso Ceccon, Presidente di Pool Ambiente, sull’ inquadramento della nuova certificazione rispetto alle politiche e alle strategie aziendali, Antonio Guariniello, Responsabile Area per l’Accertamento, la Valutazione e la Riparazione del Danno Ambientale di ISPRA, Elena Mocchio, Responsabile Innovazione e Sviluppo di UNI, sull’impegno di UNI per la sostenibilità e la nuova prassi nel contesto della normazione ambientale e Roberto Ferrari, Responsabile Sinistri di Pool Ambiente sulla nuova prassi di riferimento, su struttura, requisiti e iter per la certificazione e Fabio Iraldo, sui metodi e strumenti per i nuovi rischi finanziari, di mercato e normativi legati all’ambiente e alla sostenibilità.
Nella seconda parte, sono intervenuti alla tavola rotonda Caterina Mancusi, Politiche Industriali e per la Sostenibilità di Confindustria, Massimo Michaud, Presidente di CINEAS, Alessandro Sessa, direttore di Altroconsumo e Lisa Casali, Manager di Pool Ambiente.
Gli scenari di danno all’ambiente considerati dalla Prassi di riferimento sono molteplici: si va dagli effetti diretti e indiretti causati dagli incendi (fumi, ricadute al suolo di sostanze chimiche) alle perdite da serbati e vasche (sia interrate che fuoriterra). E poi ancora: perdite da condutture, sversamenti da aree di processo, di deposito, di movimentazione o di carico e scarico di prodotti o di rifiuti, emissioni fuori norma, perdite da depuratori.
“Dall’analisi dei sinistri gestiti dal Pool Ambiente (periodo 2000-2019) è emerso come, su 1031 casi di eventi di danno all’ambiente, per una spesa complessiva di 130 milioni di euro per bonifiche, ripristino delle risorse naturali danneggiate e gravi danni a persone e cose, più del 90% di tali eventi dannosi non si sarebbe verificato se le aziende fossero state certificate Ambiente Protetto – dichiara Lisa Casali, manager di Pool Ambiente – Si sarebbero quindi evitati, rispetto al campione considerato, almeno 928 casi per più di 117 milioni di euro risparmiati. Questi numeri danno solo un assaggio dei potenziali benefici che l’implementazione su larga scala della nuova PdR UNI potrebbe portare. Non dimentichiamo che quando si verifica un danno all’ambiente è lunghissima la lista delle conseguenze negative, l’impatto può essere altamente distruttivo e catastrofico, non solo nei confronti delle risorse naturali danneggiate come fiumi, laghi, mare, falde acquifere, terreno, specie selvatiche, habitat naturali, ma anche sull’impresa stessa”.
In sede UNI è stato quindi costituito un Tavolo Tecnico – che per oltre un anno ha lavorato al testo della Prassi di Riferimento – al quale hanno partecipato e contribuito attivamente i massimi esperti, sul tema della gestione dei rischi ambientali e delle emergenze in caso di danno, di società come TÜV Italia, Ramboll, BELFOR Italia, Alfacincotti e IGEAM Consulting.
“Le certificazioni ambientali sono uno strumento importante per supportare le imprese verso una transizione green – il commento di Fabio Iraldo, della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Green Bocconi – La nuova PdR permette di rafforzare ulteriormente l’efficacia delle politiche ambientali delle imprese ed è anche uno strumento utile di valutazione di tale impegno nelle mani di P.A., consumatore finale, così come cliente intermedio”.
“Rispetto all’attività di UNI, la nuova PdR è uno degli strumenti innovativi che l’ente di normazione italiano sta mettendo in campo per contribuire, attraverso la normazione volontaria a una transizione verso un sempre maggiore tutela dell’ambiente e del clima” – riporta Elena Mocchio Responsabile Innovazione e Sviluppo di UNI.
La prassi di riferimento UNI/PdR 107:2021 nasce con lo scopo di fornire alle imprese, di qualunque settore e dimensione, uno strumento pratico per rendere più efficaci le proprie azioni di tutela dell’ambiente e per evitare eventuali danni a terreno, acqua, aria, specie e habitat naturali. Oltre alla prevenzione, la Prassi ha l’obiettivo di fornire alle organizzazioni indicazioni dettagliate su come devono essere eseguite le manutenzioni e i controlli operativi dei propri impianti che potenzialmente possono diventare sorgente di danno all’ambiente e uno strumento per valorizzare il proprio impegno nella tutela dell’ambiente.
Le imprese che applicheranno correttamente i requisiti della nuova prassi di riferimento potranno infatti richiedere la certificazione, che potrà essere rilasciata a cura di un organismo accreditato presso Accredia, ottenere il Marchio UNI, e comunicare esternamente le informazioni relative alla certificazione acquisita, con informazioni chiare e non fraintendibili rispetto al campo di applicazione certificato. Per le aziende che otterranno la certificazione, sulla base della prassi UNI, sono inoltre previsti benefici economici tra cui, ad esempio, sconti sui premi assicurativi delle polizze ambientali.
Grazie a questa nuova certificazione i consumatori potranno scegliere a chi affidarsi, dove effettuare i propri acquisti, premiando così tutte quelle aziende che investono nella prevenzione e proteggono il terreno, le acque, l’aria, le specie e gli habitat naturali e per farlo non occorrerà fare studi complessi, ma basterà cercare il Marchio UNI sul sito dell’azienda o consultare il Registro delle aziende certificate.
La prassi di riferimento UNI/PdR 107:2021 può essere liberamente scaricata dal sito UNI al seguente indirizzo: store.uni.com/catalogo/uni-pdr-107-2021