La società milanese, specializzata in software e servizi dedicati al mondo HR, si aggiunge alle oltre 12mila aziende firmatarie da 160 paesi del mondo. L’azienda si impegna a seguire i principi sanciti dall’ONU nell’ambito di diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione. Linda Gilli, presidente e AD: «È una nuova tappa nel nostro percorso di miglioramento continuo rispetto ai temi della responsabilità e della sostenibilità. Ci proietta in una visione globale, nell’ottica degli obiettivi dell’Agenda 2030»
C’è anche Inaz, società specializzata in software e servizi dedicati al settore HR, fra le aziende che aderiscono al Global Compact delle Nazioni Unite, la più grande iniziativa mondiale sulla responsabilità sociale e ambientale delle imprese con oltre 12mila aziende firmatarie in 160 Paesi del mondo. Aderire al Global Compact significa impegnarsi concretamente per sviluppare, implementare e divulgare pratiche per la sostenibilità del business con particolare attenzione a quattro ambiti: diritti umani, lavoro, ambiente e lotta alla corruzione.
«Per una media impresa come Inaz, da sempre attenta ai temi della responsabilità d’impresa, del bene comune e dello sviluppo della società civile nei territori dove è presente, l’adesione al Global Compact è una scelta che ci proietta in una dimensione globale» commenta Linda Gilli, Cavaliere del Lavoro e presidente e amministratore delegato dell’azienda milanese, da oltre settant’anni punto di riferimento per le aziende sui temi del lavoro che opera anche per la divulgazione della cultura e dell’umanesimo d’impresa attraverso convegni e la collana editoriale Piccola Biblioteca Inaz. «Abbiamo deciso di adottare una visione più ampia – prosegue Gilli – in considerazione delle pressanti sfide che coinvolgono tutti gli operatori economici e dell’urgenza di adottare misure a livello mondiale per centrare gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU. Tutti dobbiamo fare la nostra parte. Con il Global Compact entriamo in un network di realtà impegnate a livello nazionale e internazionale, con le quali sarà importante e stimolante confrontarsi».
Aderire al Global Compact delle Nazioni Unite comporta per le aziende un percorso di autovalutazione e la concreta assunzione di misure e pratiche, in ogni aspetto del business, che permettano di ottemperare ai principi dettati dall’ONU. Misure che devono essere verificate e rendicontate ogni anno. «Per Inaz l’adesione al Global Compact rappresenta il naturale compimento e la valorizzazione di una serie di scelte compiute negli anni – precisa Linda Gilli –. Sul fronte della sostenibilità ambientale abbiamo messo in campo iniziative per favorire la riduzione della plastica in azienda, il risparmio idrico, la cura del verde. La nostra governance mette al centro il benessere delle persone e promuove il wellbeing, la conciliazione famiglia-lavoro, l’inclusione, la formazione e lo sviluppo dei talenti. Abbiamo lavorato negli anni per costruire una forte cultura aziendale improntata al rispetto delle persone e dei valori e adottato standard e modelli organizzativi, come il Mod. 231 per la prevenzione della corruzione, che è uno dei fattori che ci ha permesso di ottenere ★★++ (due stelle ++) nel rating di legalità dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Si tratta di un percorso in continuo divenire e la nostra volontà è quella di migliorarci costantemente: far parte di un network globale non potrà che darci un’ulteriore spinta in questo senso».