Viene introdotto il report di sostenibilità per misurare l’impronta che un’azienda lascia sul territorio tra mutual mentoring e nuove figure professionali.
I numeri della Great Resignation non sono altro che l’effetto di un modus operandi che necessita di un nuovo equilibrio che superi il work life balance.
Per questo oggi la gestione delle risorse umane assume il ruolo di guida per una strategia di business sostenibile.
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Milano, 22 febbraio 2022 – L’area HR, ovvero delle Risorse Umane, sta evolvendo e diventa sempre più strategica grazie anche a sistemi di misurazione che mirano a dare evidenza, agli stakeholder interni ed esterni, delle performance aziendali in ambito economico, sociale e ambientale. Integrare la sostenibilità nelle aziende significa ripensare e ridefinire la strategia e i processi operativi per essere pronti ad affrontare il cambiamento e rispondere ai bisogni e alle aspettative della società e di un mercato che vede accrescere la competitività e la redditività duratura del business. Nasceranno così nuove figure professionali in grado di tradurre la visione aziendale in strategia e operatività.
“Il Bilancio di Sostenibilità, a differenza di un bilancio di esercizio, racconta l’impegno di un’azienda a livello economico, sociale e ambientale e, se fino a prima era obbligatorio solo per le aziende quotate in borsa, ora sta diventando uno strumento interessante sia per chi vuole quotarsi che per attirare stakeholder importanti. È quindi strategico, ora che siamo all’inizio di un processo, formare figure che possono guidare le scelte dedicate alla sostenibilità sull’impatto del territorio, trovare nuovi equilibri per integrare vita e lavoro, inclusione e diversità ma anche trattenere talenti e patrimonializzare le competenze all’interno dell’azienda attraverso il mutual mentoring ovvero il processo secondo cui i giovani con poca esperienza ma con alta competenza digitale aiutano i senior ad apprendere le nuove tecnologie e nel contempo sono affiancati nel saper fare”. Afferma Pier Maria Minuzzo Consulente HR e CEO Progetto Formazione Scrl e docente di 24ORE Business School.
L’emergenza pandemica e il contesto storico in cui stiamo vivendo da due anni hanno portato, senza dubbio, a un’accelerazione del tessuto imprenditoriale italiano verso modelli di business più sostenibili e il monitoraggio delle tematiche ESG (Environmental, Social and corporate Governance) rappresenta oggi un asset strategico fondamentale per le imprese italiane. Per questo motivo le aziende producono un report di sostenibilità al fine di misurare, divulgare e rendere conto agli stakeholder, sia interni che esterni, delle performance organizzative verso l’obiettivo dello sviluppo sostenibile.
“Secondo un articolo comparso su l’Harvard Business Review, il 70% del valore di un’azienda quotata in borsa è determinato dagli asset intangibili, per questo motivo è evidente che una gestione corretta delle risorse umane debba rappresentare il centro del business. Garantire al personale un ambiente favorevole dove “ordine, pulizia e sicurezza”, nella loro accezione più ampia, siano le parole chiave per la corretta gestione delle risorse umane e l’obiettivo principale che il team si pone” afferma Pier Maria Minuzzo Consulente HR e CEO Progetto Formazione Scrl e docente di 24ORE Business School – Il sistema di gestione delle risorse umane costituisce un fine della sostenibilità, in quanto soddisfare lo stakeholder-lavoratore e dipendente è un tema chiave. La prestazione sociale delle imprese si misura anche includendo analisi della soddisfazione o della salute e sicurezza dei lavoratori che operano nell’impresa, la formazione, i piani di sviluppo e la work-life integration”.
La gestione delle risorse umane è vantaggiosa per il business in quanto non solo crea e consolida una cultura d’impresa, attraendo talenti, ma inoltre aumenta la soddisfazione dei dipendenti, ne accresce la produttività e soprattutto riduce il turnover. Per questo motivo è necessario poter “misurare” ciò che sembra intangibile, ma che porta un enorme valore al business. Infatti, Secondo GRI – Global Reporting Initiative, attraverso il reporting di sostenibilità “un’organizzazione può comprendere e gestire meglio i propri impatti sulle persone e sul pianeta. Può identificare e ridurre i rischi, cogliere nuove opportunità e agire per diventare un’organizzazione responsabile e affidabile in un mondo più sostenibile”.
Tante domande che caratterizzano questa transizione verso la sostenibilità sono il crocevia di due mondi: il CSR e l’HR. Per rispondere a tali quesiti la 24ORE Business School giovedì 24 febbraio dalle 17.30 alle 18.30 dedica uno spazio all’argomento con il webinar “Sustainable HR Management: un nuovo paradigma per la gestione delle risorse umane?”, a cura di Pier Maria Minuzzo. Sarà possibile scoprire le nuove figure professionali che stanno nascendo e come la Direzione HR può assumere un ruolo nuovo e di guida nella veste di divulgatrice e facilitatrice della creazione e della diffusione di una cultura sensibile e attenta alle tematiche della sostenibilità, dell’inclusione e del clima aziendale.