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Torino, 25 novembre 2021 – Non sempre numeri e tabelle riescono a raccontare completamente il lavoro clinico: sono importanti ma, a volte, non sono sufficienti. I soli dati infatti non possono mostrare tutto ciò che sta alla base di una struttura sanitaria, soprattutto se si tratta di un presidio sanitario con le caratteristiche del San Camillo.
Il Presidio Sanitario di Torino, che si trova in strada comunale Santa Margherita 136, è un ospedale specializzato in riabilitazione, ricerca e formazione e porta avanti la tradizione e l’insegnamento di Camillo de Lellis, il santo che ha dedicato la sua vita all’assistenza dei malati.
È per questa ragione che il Presidio presenta pubblicamente il suo Bilancio Sociale dal 2011: un documento che, attraverso alcune delle storie più significative dell’anno appena trascorso, racconta come ha operato sul territorio attraverso l’attività clinica, i progetti di ricerca, le pubblicazioni, i risultati di produzione, di organizzazione e di qualità della struttura.
Il San Camillo è tra i precursori in questo campo, grazie anche all’importante collaborazione con l’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Torino e con il Dipartimento di Management dell’Università degli Studi di Torino che anche quest’anno hanno collaborato alla stesura e alla validazione del documento finale e che saranno in sala venerdì rappresentati dal dott. Davide Barberis e dal prof. Christian Rainero..
A riprova dell’importanza che l’evento ormai ricopre nel contesto regionale, alla presentazione saranno presenti il dott. Luigi Genesio Icardi, Assessore alla Sanità Regione Piemonte, il dott. Jacopo Rosatelli, Assessore ai Servizi Sociali e alle relazioni con le Aziende Sanitarie della Città di Torino, il dott. Carlo Picco, Direttore Generale ASL Città di Torino, don Paolo Fini, Direttore Pastorale Sanitaria Diocesi di Torino.
Momento significativo sarà inoltre l’intervento di A.L.B.A. Robot, piattaforma che integra la guida autonoma ed assistita a veicoli personali quali carrozzine per la mobilità dei pazienti in ospedale. Il Presidio ha collaborato attivamente al suo sviluppo sin dal 2019 e testimonia il costante impegno del San Camillo nel campo della ricerca medica. Uno sforzo quotidiano che ha come obiettivo di migliorare l’assistenza, la cura e il completo recupero dei pazienti che si affidano alla struttura.
“Parliamo di una collaborazione iniziata due anni fa – sottolinea Andrea Bertaia, CEO & Co-Founder ALBA Robot-. “Per noi si tratta di un progetto importante, il perfetto connubio innovazione-mobilità, che si identifica con il nostro lavoro. Il consolidamento e lo sviluppo continuo del prodotto devono andare di pari passo con lo sviluppo di relazioni di altissimo valore che assicurino competenze e risorse. La continua ricerca tecnologica e lo scopo comune di supportare attivamente l’indipendenza delle persone a mobilità ridotta, ha portato al consolidamento del progetto e lo sviluppo di nuove funzionalità. La guida autonoma ed assistita ed il riconoscimento real-time di ostacoli permette una maggiore sicurezza ed indipendenza ai pazienti ed un supporto attivo agli operatori nel loro lavoro quotidiano. Funzionalità come la navigazione tra diversi piani attraverso l’integrazione con gli ascensori e l’utilizzo dell’assistente vocale Amazon Alexa con cui l’utente o l’operatore possono inviare comandi attraverso l’uso della voce e ricevere informazioni, sono solo due delle possibili nuove applicazioni. Tutte queste funzioni garantiscono una maggiore autonomia a chi ha disabilità ma in generale a chiunque ne abbia necessità in ambienti come ad esempio gli ospedali”.
A seguire verranno presentate alcune delle attività del Presidio durante tutto il 2020, un anno che ha richiesto di affrontare diverse prove, di essere attenti alle nuove fragilità sanitarie e sociali che si stavano manifestando, di sperimentare e crescere in diversi campi come quello tecnologico e della teleriabilitazione, per cercare di restare sempre al fianco dei pazienti anche quando non era possibile fisicamente.
Un anno particolare che per diversi mesi ci ha visto accogliere pazienti Covid di media e bassa intensità in due reparti per un totale di 38 letti dedicati. Ha significato vedere ammalarsi molti dipendenti con esiti più o meno gravi.
A maggior ragione, quindi, l’edizione di quest’anno non sarà solo obiettivi e risultati, appunto, non solo numeri e tabelle, ma soprattutto storie del lavoro quotidiano, storie di empatia e voci di tutti coloro che ogni giorno contribuiscono alla salute e alla sicurezza dei pazienti, guardando al futuro con il cuore antico ma sempre nuovo di San Camillo.